Ucraina: Allarme munizioni e primo stop per le armi a Kiev

L’Unione Europea non riuscirà a consegnare 1 milione di munizioni all’Ucraina entro la fine di marzo 2024

L’Unione Europea sembra non essere in grado di mantenere la promessa di consegnare 1 milione di munizioni da artiglieria all’Ucraina entro la fine di marzo 2024, come aveva precedentemente annunciato. Il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha ammesso che la promessa non si è materializzata e che non crede che si materializzerà. Anche il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha affermato che è improbabile che il milione di munizioni venga raggiunto.

Le promesse non mantenute dell’Unione Europea

Nonostante la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, avesse assicurato che erano già state consegnate oltre 220mila munizioni e oltre 2mila missili, sembra che il termine temporale per la consegna del milione di munizioni sia stato spostato dalla fine di marzo alla fine di giugno. Il commissario al Mercato Interno, Thierry Breton, ha chiarito che il problema non è la capacità produttiva dell’Unione Europea, ma piuttosto la mancanza di ordini da parte degli Stati membri.

La situazione critica in Ucraina

Finora, sono state consegnate circa 300mila munizioni all’Ucraina, ma il problema principale è che circa il 40% della produzione di munizioni dell’Unione Europea viene esportato verso Paesi terzi anziché finire in Ucraina. Questo crea una situazione critica per l’Ucraina, che ha un urgente bisogno di munizioni per difendersi dall’invasore russo. Il ministro della Difesa lettone, Andris Spruds, ha sottolineato che l’obiettivo di consegnare un milione di munizioni entro la fine di marzo 2024 era simbolico, ma è comunque necessario fare di più e più rapidamente per evitare ulteriori perdite di vite umane.

Il sostegno dell’Alleanza Atlantica

Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ammesso che la situazione sul campo di battaglia in Ucraina è difficile e ha sottolineato l’importanza di aumentare il sostegno a Kiev per evitare che il presidente Vladimir Putin vinca. Stoltenberg ha affermato che è nel interesse dell’Europa che l’Ucraina prevalga come nazione sovrana. Tuttavia, c’è anche una notizia che modifica il quadro: il ministro della Difesa slovacco ha annunciato che il suo Paese non fornirà più armi e munizioni all’Ucraina, anche se continuerà a fornire aiuti umanitari e assistenza tecnica.

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