Pil Italia, debito e manovra: le dichiarazioni di Giorgetti in audizione

Il Pil italiano nel terzo trimestre: una crescita contenuta

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato durante un’audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato che se la stima preliminare relativa al terzo trimestre dovesse essere confermata, l’obiettivo di crescita per l’anno in corso potrebbe subire una correzione al ribasso. Nonostante ciò, Giorgetti ha sottolineato che l’impatto sulla crescita del 2024 risulta trascurabile.

Il ministro ha evidenziato la resilienza dell’economia nel trimestre estivo, che ha evitato una seconda flessione consecutiva e ha scongiurato una recessione tecnica. L’andamento delle attività è in linea con quanto previsto nella Nadef, che prevedeva una graduale ripresa con un miglioramento nel quarto trimestre. La modellistica a breve termine conferma queste indicazioni.

La manovra 2024: un lavoro complesso

Giorgetti ha sottolineato che il disegno di legge di bilancio per il 2024 è stato predisposto in un contesto estremamente complicato, a causa delle incertezze in Medio Oriente e del contesto geopolitico difficile. Il governo ha dovuto trovare una sintesi per rispondere alle esigenze immediate e gettare le basi del programma di legislatura. La strategia di bilancio mira a garantire la sostenibilità del debito attraverso miglioramenti significativi del saldo primario strutturale nei prossimi tre anni. Il rapporto tra debito e Pil si prevede che diminuisca fino al 139,6% nel 2026.

Giorgetti ha respinto le critiche sulla prudenza della manovra, definendo imprudenti le proposte che sono state portate nei media. La manovra è austera ma espansiva quando serve. Circa due terzi dell’intera manovra sono diretti alle famiglie con redditi medio-bassi. Inoltre, si interviene per ridurre i tempi di attesa per le visite e cure specialistiche nel sistema sanitario nazionale, che è una priorità del governo.

L’Upb e le criticità della manovra

La presidente dell’Upb, Lilia Cavallari, ha sottolineato durante un’audizione sul disegno di legge di bilancio che lo scenario incerto rende più stringenti i vincoli di bilancio e comprime i margini di manovra per interventi futuri. L’obiettivo di crescita nel 2023 è raggiungibile, ma aumentano i rischi al ribasso per il prossimo anno. La piena attuazione del Pnrr è determinante per dare una spinta all’economia. Quanto al mix tra decontribuzione e la riforma Irpef, porterà maggiori benefici per i redditi medio-bassi e gli operai, ma emergono delle criticità legate alle coperture e alle soglie di reddito. Inoltre, il finanziamento del servizio sanitario nazionale per il 2024 potrebbe non coprire integralmente le spese, considerando anche il contenzioso delle imprese sul pay-back.

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