Terremoto a Napoli: mappa delle zone rosse e gialle a Campi Flegrei e relative previsioni

La zona dei Campi Flegrei, a Napoli, è stata colpita da nuove scosse di terremoto oggi. Per garantire la sicurezza della popolazione, la Protezione Civile ha elaborato un piano di evacuazione che divide il territorio in zona rossa e zona gialla.

La zona rossa è l’area in cui l’evacuazione preventiva è l’unica misura di protezione per la popolazione. Questa è la zona più esposta al pericolo di flussi piroclastici, che rappresentano il fenomeno più pericoloso per le persone a causa delle loro alte temperature e velocità. Questa zona include i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Giugliano in Campania, Marano di Napoli e alcune municipalità di Napoli. Circa 500.000 persone vivono in questa area.

La zona gialla è l’area esterna alla zona rossa che, in caso di eruzione, è esposta a una significativa ricaduta di ceneri vulcaniche. In questa zona potrebbe essere necessario evacuare temporaneamente la popolazione che vive in edifici resi vulnerabili dall’accumulo di ceneri. La zona gialla comprende i comuni di Villaricca, Calvizzano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli, Casavatore e 24 quartieri di Napoli. Oltre 800.000 persone vivono in questa area.

In caso di “allarme”, tutta la popolazione nella zona rossa deve lasciare l’area. È possibile scegliere se farlo autonomamente o con assistenza. Il tempo stimato per questa operazione è di 72 ore, divise come segue: le prime 12 ore per prepararsi e regolare il traffico, le successive 48 ore per la partenza della popolazione secondo un piano prestabilito e le ultime 12 ore come margine di sicurezza per gestire eventuali problemi e consentire l’allontanamento degli operatori della protezione civile.

Per coloro che scelgono di essere assistiti, è previsto il trasferimento in altre regioni italiane. Il trasferimento avverrà con pullman messi a disposizione dalla Regione Campania, da “Aree di attesa” a “Aree di incontro” fuori dalla zona rossa. Successivamente, verranno utilizzati mezzi di trasporto diversi (pullman, treni o navi) per raggiungere i “Punti di prima accoglienza” nelle regioni e province gemellate. Chi invece decide di spostarsi autonomamente dovrà seguire i percorsi di evacuazione stabiliti nel piano. La regolazione del traffico sarà gestita attraverso l’apertura di cancelli che regoleranno il flusso veicolare in uscita dalla zona rossa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Occhioche.it -Ktp.Agency - Copyright 2024 © Tutti i diritti riservati. Giornale Online di Notizie di KTP.agency | Email: info@ktp.agency | CoverNews by AF themes.