Nave Morosini: Ritorno da missione 6 mesi in Estremo Oriente

La nave Morosini della Marina Militare è tornata in Italia dopo sei mesi di navigazione nell’Indopacifico. Questa mattina è stata accolta dai famigliari dell’equipaggio alla base della Spezia, da cui era partita il 6 aprile scorso. Durante il viaggio, la Morosini ha visitato 19 porti in 18 paesi, tra cui Libano, Indonesia, Arabia Saudita, India, Thailandia e Corea del Sud. Il capitano di fregata Giovanni Monno, comandante della nave, ha dichiarato che hanno ricevuto un’accoglienza di alto livello da parte di tutte le marine. La Morosini ha partecipato alla missione europea anti pirateria Atlanta e ha navigato insieme al gruppo portaerei statunitense della USS Reagan.

La nave, lanciata nel 2020, è completamente progettata e costruita in Italia. È dotata di un avanzato sistema digitale chiamato ‘cockpit navale’, sviluppato da Leonardo, che permette di digitalizzare molti processi e ridurre l’equipaggio necessario. Secondo l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di stato maggiore della Marina, la presenza della Morosini ha contribuito a rafforzare le relazioni dell’Italia in un’area in cui eravamo stati assenti per molto tempo.

Durante il viaggio, l’equipaggio ha incontrato i capi delle marine di molti paesi, che hanno espresso la loro amicizia e interesse per gli aspetti industriali della nave. L’ammiraglio Credendino ha sottolineato che le marine sono importanti strumenti diplomatici che fanno conoscere il proprio paese al di fuori dei confini nazionali.

La Morosini rappresenta un importante passo avanti per la Marina Militare italiana, dimostrando la capacità del Paese di progettare e costruire navi moderne e all’avanguardia. Il suo ritorno in Italia segna la conclusione di una missione di successo e l’inizio di nuove opportunità di cooperazione internazionale per l’Italia.