L’arte nelle strutture sanitarie porta positività ai pazienti

Nella pratica medica quotidiana, specialmente nell’oncologia, spesso osserviamo che le persone che mantengono una mentalità positiva durante il loro percorso oncologico hanno una migliore qualità e quantità di vita rispetto a coloro che, comprensibilmente, si lasciano travolgere dal dolore e non riescono a vedere nulla di positivo nella loro situazione. Queste osservazioni ci hanno portato a chiederci: come possiamo promuovere una mentalità positiva nelle persone? Abbiamo scoperto che l’introduzione dell’arte negli ambienti di cura offre ai pazienti l’opportunità di attivare una mentalità positiva, che si riflette anche nella loro risposta al trattamento.

Vincenzo Valentini, Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica e Ematologia del Policlinico A. Gemelli IRCCS, ha sottolineato l’importanza di riempire i luoghi di cura con arte durante un incontro di approfondimento intitolato “Curare ad Arte: la Bellezza come Terapia”, svoltosi in occasione della mostra “Ritratte. Donne di arte e di scienza”.

L’arte ha dimostrato di avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere emotivo delle persone affette da patologie oncologiche. L’esposizione a opere d’arte stimola la creatività e l’immaginazione, offrendo ai pazienti una distrazione positiva dal dolore e dallo stress correlati alla malattia. Ad esempio, la contemplazione di un’opera d’arte può favorire una sensazione di calma e tranquillità, aiutando così i pazienti a gestire meglio i sintomi e ad affrontare con più serenità il percorso di cura.

Ma l’influenza benefica dell’arte non si limita solo all’aspetto emotivo. Numerosi studi hanno dimostrato che l’esposizione all’arte può anche migliorare la funzionalità neurologica e il recupero cognitivo. Ad esempio, la partecipazione a attività artistiche, come la pittura o la scultura, può stimolare la plasticità cerebrale e favorire la riabilitazione motoria e cognitiva nei pazienti che hanno subito interventi chirurgici o trattamenti che coinvolgono il cervello.

Oltre all’aspetto terapeutico, l’arte ha anche un effetto inclusivo e umanizzante negli ambienti di cura. La presenza di opere d’arte nella struttura ospedaliera contribuisce a creare un’atmosfera accogliente e confortevole, che allevia l’ansia e l’isolamento che spesso accompagnano il percorso di cura. Inoltre, permette ai pazienti di esprimere la propria individualità attraverso l’arte e di sentirsi parte di una comunità più ampia.

La mostra “Ritratte. Donne di arte e di scienza” presenta opere d’arte che ritraggono donne che hanno avuto un impatto significativo nel campo artistico e scientifico. Attraverso queste opere, si intende ispirare i pazienti e promuovere un senso di speranza e forza interiore durante il percorso di cura.

In conclusione, l’introduzione dell’arte negli ambienti di cura offre ai pazienti un’opportunità preziosa di mantenere una mentalità positiva e di migliorare la propria qualità di vita durante il trattamento oncologico. Speriamo che questa iniziativa possa diffondersi sempre di più e che l’arte possa diventare una parte integrante della cura dei pazienti affetti da patologie oncologiche.

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