La Spettacolare Coreografia Astronomica della Via Lattea

La scienziata italiana Elena Pancino, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, ha ottenuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro dal Consiglio Europeo delle Ricerche per il suo progetto StarDance. Questo progetto si propone di studiare le proprietà delle popolazioni stellari esotiche negli ammassi stellari e nella popolazione di campo della Via Lattea, al fine di verificare l’ipotesi innovativa di Elena Pancino secondo cui molte di queste popolazioni stellari sono il risultato della fusione tra coppie di stelle.

Dal primo novembre, e per i successivi cinque anni, la ricercatrice guiderà il progetto europeo con un budget di due milioni e mezzo di euro messo a disposizione dall’European Research Council. L’obiettivo principale di StarDance è rispondere alla domanda di lunga data sulle modalità di formazione delle stelle.

Lo studio si concentrerà sulle proprietà fisiche e chimiche delle popolazioni stellari esotiche presenti negli ammassi stellari, sia aperti che globulari. Questi ammassi stellari sono considerati le “culle” in cui la maggior parte delle stelle si forma, rendendoli ambienti molto attivi dal punto di vista chimico e dinamico. Tuttavia, fino ad oggi, non è stato del tutto chiaro come si formano e come si differenziano i più antichi di questi ammassi, i così detti globulari. Il progetto StarDance cercherà di fornire risposte a queste domande ancora aperte.

Il progetto ha un titolo accattivante, ‘StarDance’, che richiama la danza delle stelle. Questo fa riferimento al percorso di oggetti che orbitano attorno l’uno all’altro. Elena Pancino spiega che nel suo progetto, si metterà insieme la danza di stelle che ruotano velocemente su se stesse, di stelle binarie che orbitano attorno l’una all’altra e di ammassi stellari in cui migliaia o addirittura milioni di stelle seguono percorsi non deterministici sotto l’azione del campo gravitazionale comune.

Secondo Pancino, l’interazione tra stelle vicine che si scambiano materia e si fondono potrebbe spiegare molte delle caratteristiche peculiari delle popolazioni stellari esotiche. Il progetto richiede una serie di test che spaziano dallo studio della banda dei raggi X all’infrarosso, utilizzando anche diverse tecniche, tra cui anche l’intelligenza artificiale. Inoltre, richiede competenze astrofisiche molto diverse.

Questo progetto si colloca in un contesto scientifico di grande fermento nel campo della formazione e dell’evoluzione stellare. L’ampia mole di dati di altissima qualità prodotti dagli ammassi stellari, grazie alla missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea e ad altre missioni spaziali e grandi indagini dal suolo, ha aperto nuove prospettive di ricerca ma richiede ancora interpretazioni soddisfacenti.

In conclusione, Elena Pancino sottolinea che il finanziamento dall’Erc è un riconoscimento all’elemento di novità e di rottura con il passato presente nel progetto StarDance, che intende rispondere a domande aperte da molto tempo e alle quali le tecniche tradizionali non hanno ancora saputo rispondere. Con il suo progetto, Pancino e il suo gruppo potranno sfruttare la vasta quantità di lavoro svolto dalla comunità scientifica a cui appartengono per cercare di ottenere le risposte attese.

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