“Circeo, la sorella di Rosaria Lopez denuncia la Rai: la vita reale non può essere confusa con la finzione”

Martedì 14 novembre è andata in onda su Rai1 la prima puntata di “Circeo”, la miniserie televisiva che ripercorre gli eventi legati al Massacro del Circeo avvenuto nel settembre del 1975. La storia si concentra sulle vicende di Rosaria Lopez, uccisa all’età di 19 anni, e di Donatella Colasanti, 17 anni e unica sopravvissuta alle torture inflitte da Angelo Izzo, Andrea Ghira e Gianni Guidi. La battaglia di Donatella ha portato a un importante cambiamento legislativo: la legge sullo stupro è stata sostituita dalla legge 66 del 1996, che considera il reato di stupro non più un reato contro la morale, ma un reato contro la persona.

La critica della sorella di Rosaria Lopez

Nonostante il successo ottenuto dalla prima puntata, Letizia, la sorella di Rosaria, ha espresso forti critiche nei confronti della Rai e della serie stessa in un’intervista a FqMagazine. Letizia ha dichiarato di non essere stata coinvolta nella produzione della serie e di non essere stata informata della messa in onda: “Stanno raccontando la nostra vita senza averci consultato. Non si può basare tutto solo sugli atti del tribunale. C’è della fantasia, ma non hanno nemmeno cercato di incontrarci. Non contiamo nulla, non siamo stati informati se non a cose fatte. Perché viene trasmessa solo ora? Solo perché c’è la Giornata contro la violenza sulle donne?”.

La verità di Letizia sul cambiamento legislativo

Riguardo all’obiettivo della serie, ovvero evidenziare il ruolo di Donatella nel cambiamento della legge sullo stupro, Letizia ha sottolineato che la realtà è diversa da come viene rappresentata: “Anche Donatella è stata abbandonata dalle istituzioni. Non mi sento sconfitta, è lo Stato che ha perso. Sono solo amareggiata e ho capito come funzionano le istituzioni. Tutto l’associazionismo che ruota attorno a questo tema non serve a nulla. Se lo Stato è violento di per sé, una serie televisiva non basta a risolvere i problemi”.

Nonostante le critiche di Letizia, la miniserie ha ricevuto molti commenti positivi sui social, soprattutto per la rappresentazione delle vicende di Donatella e Rosaria. Tuttavia, alcuni critici hanno sottolineato che la serie sembra concentrarsi più sulle implicazioni sociali del massacro, coinvolgendo attiviste femministe, avvocati e giornalisti, piuttosto che sulla storia specifica delle due ragazze. Inoltre, si è evidenziato come la serie cerchi di elevare Donatella e Rosaria a simboli del femminismo, senza però affrontare in modo adeguato la questione della giustizia per le vittime.

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