Aumenta l’età media delle mamme italiane: il primo figlio dopo i 32 anni

A Filipino pregnant mother is seen outside a hospital in Manila, Philippines, 11 August 2020 (issued 03 September 2020). ANSA/FRANCIS R. MALASIG

L’età media delle mamme italiane che hanno il loro primo figlio sta aumentando, superando i 32 anni. Questo dato è preoccupante se si considera che in Italia c’è una diminuzione del numero di nascite. Nel 2012 sono nati 535.428 bambini, mentre nel 2022 sono stati solo 393.997. Al contrario, i parti ottenuti con l’assistenza medica sono in costante aumento, aumentando del 73% in questi dieci anni. Queste sono le principali conclusioni del Rapporto sull’evento nascita in Italia, pubblicato dal Ministero della Salute.

Nel dettaglio, l’età media delle donne italiane al momento del primo figlio è passata da 31,5 anni nel 2012 a 32,2 anni nel 2022. Anche per le donne straniere, l’età media è aumentata da 27,7 anni a 29,2 anni. Nel 2022, circa il 20% dei parti riguardava madri non italiane, percentuale che sale al 26% nel Centro-Nord del Paese. Tra le donne che hanno partorito nel 2022, il 42,5% ha un livello di istruzione medio-alto, il 22,7% medio-basso e il 34,8% è laureata.

Il Rapporto, basato sui dati raccolti dal Certificato di Assistenza al Parto (CeDAP) del 2022, mostra che la percentuale di parti cesarei è in continuo calo, in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel 2012, il 36% dei parti era cesareo, mentre nel 2022 questa percentuale è scesa a circa il 31%.

La maggior parte dei parti (62,2%) avviene in ospedali che effettuano almeno 1.000 parti all’anno, strutture considerate in grado di gestire eventuali complicazioni nel modo migliore. Nel 2022, il 90% dei parti si è verificato in strutture sanitarie pubbliche, il 10,8% in case di cura e solo lo 0,15% in altre strutture o a domicilio. La percentuale di parti prematuri (prima delle 37 settimane di gestazione) è passata da circa il 7% nel 2012 al 6% nel 2022. Anche il numero di nati morti è diminuito: nel 2022 sono stati registrati 994 casi, corrispondenti a un tasso di mortalità infantile di 2,40 ogni 1.000 nati. Questo è anche dovuto all’aumento delle visite di controllo durante la gravidanza: nel 91,9% dei casi, vengono effettuate più di 4 visite ostetriche, mentre nel 76,7% dei casi si fanno più di 3 ecografie.

Fonte: ANSA

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