“La rivisitazione di Gualtieri sul Superbonus: una strategia per difendersi e promuovere il Pd”

Roberto Gualtieri, chiamato da Repubblica a commentare gli effetti dei bonus edilizi, si difende dalle critiche riguardo alle spese eccessive sostenute per il rifacimento di una piccola percentuale delle abitazioni. Secondo Gualtieri, se il Superbonus si fosse concluso entro il 31 dicembre 2021, non ci sarebbe stato uno sforamento di bilancio.

Tuttavia, questa difesa sembra essere poco convincente e ricorda un detto romano: “se mio nonno aveva le ruote era un carretto”. Le cifre parlano da sole: sono stati spesi oltre 120 miliardi di euro per ristrutturare solo il 3-4% delle case, superando di 70 miliardi di euro le previsioni.

Questi bonus edilizi, che avevano l’obiettivo di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e il miglioramento delle facciate, si sono rivelati un fallimento per il bilancio pubblico. Il risultato è stato un’enorme spesa pubblica senza un reale impatto sul settore immobiliare.

Il Superbonus, in particolare, è stato pensato per sostenere interventi di ristrutturazione mirati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Tuttavia, l’elevato costo degli interventi e il mancato controllo delle spese hanno portato a una situazione in cui sono stati spesi soldi pubblici senza una reale garanzia di miglioramento.

È importante notare che la spesa eccessiva per i bonus edilizi non è l’unico problema. Le tempistiche di erogazione dei finanziamenti e la burocrazia spesso complicata hanno rallentato i lavori di ristrutturazione, portando a ritardi e a un’inefficiente gestione delle risorse.

Inoltre, la questione dei bonus edilizi solleva ulteriori interrogativi sull’efficacia delle politiche del governo in relazione alle esigenze abitative del paese. Mentre una parte significativa delle risorse pubbliche è stata impiegata per ristrutturare un numero limitato di abitazioni, esistono ancora molte persone che vivono in condizioni di disagio abitativo o che non riescono ad accedere a una casa.

In conclusione, l’approccio adottato nel caso dei bonus edilizi solleva dubbi sulle politiche governative riguardanti il settore immobiliare e la gestione delle risorse pubbliche. È necessario un riesame completo per garantire che gli investimenti effettuati abbiano un impatto reale sul miglioramento dell’abitare e sulla qualità della vita delle persone.

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