I dubbi dei tecnici del Senato sulla tassa sugli extraprofitti

L'Aula al Senato durante la discussione del decreto legge (dl) sul Ponte sullo Stretto di Messina, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, Roma, 23 maggio 2023. ANSA/ANGELO CARCONI

Il dibattito sulla tassa sugli extraprofitti bancari ha sollevato numerosi dubbi nei mesi scorsi. Adesso, anche i tecnici del servizio bilancio del Senato mettono in guardia sui possibili rischi costituzionali della misura. Nel loro documento di valutazione del decreto asset, avvertono che potrebbe verificarsi un’incostituzionalità che sarebbe dichiarata solo dopo che la tassa sia stata riscossa e le somme spese, con conseguente peggioramento delle finanze pubbliche. Inoltre, i tecnici osservano che la tassa potrebbe creare una disparità di trattamento tra le banche, in quanto si concentra principalmente sui margini di interesse come base imponibile, senza considerare adeguatamente la reale capacità contributiva. Questo potrebbe portare a una situazione in cui alcune banche che hanno avuto profitti elevati sui margini di interesse registrino comunque risultati di bilancio inferiori rispetto a quelle tassate meno pesantemente. Tuttavia, i tecnici sottolineano che non è ancora scontato che la norma venga bloccata, data la sua natura straordinaria.

Inoltre, c’è incertezza sull’entità delle entrate derivanti dalla tassa sugli extraprofitti delle banche. I tecnici suggeriscono di acquisire dati che consentano di fare una stima approssimativa delle entrate, almeno a grandi linee. Tuttavia, l’ufficio di bilancio del Senato evita di fare stime prudenziali in assenza di tali dati. Le entrate dovrebbero essere destinate alla riduzione della pressione fiscale e al rifinanziamento del fondo di garanzia per i mutui prima casa.

Vi è anche preoccupazione riguardo al Superbonus per le villette, al fine di evitare che comporti nuovi oneri per lo Stato. Si richiede conferma che la proroga del bonus si riferisca solo a lavori già comunicati all’Enea e che i relativi effetti finanziari siano già inclusi nelle previsioni di bilancio attuali. Inoltre, si richiedono maggiori dettagli sulle previsioni di bilancio attuali per garantire che i costi dei lavori comunicati all’Enea siano già considerati, indipendentemente dal fatto che tali spese possano beneficiare del bonus del 110% solo se sostenute entro il 30 settembre 2023.

In conclusione, i tecnici del servizio bilancio del Senato mettono in evidenza le possibili problematiche costituzionali correlate alla tassa sugli extraprofitti bancari e sottolineano la necessità di acquisire dati per stimare le entrate derivanti dalla tassa. Inoltre, chiedono ulteriori chiarimenti sulla proroga del Superbonus per le villette per evitare nuovi oneri per lo Stato. Si evidenzia che la decisione finale sulle misure spetta ancora alle autorità competenti.

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