Disparità di giudizio nell’applicazione delle sanzioni antidoping: Una sfida per l’equità nello sport

La lotta al doping sportivo rappresenta una priorità inalienabile che richiede azioni incisive e unificate. Tuttavia, le differenti valutazioni effettuate dagli organi di giustizia sportiva nel trattare casi assolutamente identici suscitano perplessità e sollevano interrogativi sulla coerenza delle decisioni prese. A sollevare queste criticità è il deputato di FDI, Luciano Ciocchetti.

La lotta al doping sportivo è assolutamente una priorità da perseguire in tutti i modi e in tutte le sedi. Quello che suscita perplessità sono le differenti valutazioni da parte degli organi di giustizia sportiva nell’esaminare episodi assolutamente identici.” Ha dichiarato il deputato di Fdi Luciano Ciocchetti.E’ il caso di due calciatori, di due serie diverse, che sono risultati positivi alla medesima sostanza. Il problema è che uno è stato assolto, l’altro ha subito una pesantissima squalifica sportiva. Non si capisce quale sia stato il metro di valutazione utilizzato dagli organi giudicanti per arrivare a due sentenze diametralmente opposte.”

Ciocchetti ha messo in luce il caso di due calciatori appartenenti a due serie differenti che sono risultati positivi alla medesima sostanza. Tuttavia, uno dei due è stato assolto, mentre l’altro ha subito una pesantissima squalifica sportiva. La disparità delle sentenze emesse solleva dubbi sulla metodologia di valutazione adottata dagli organi giudicanti e la loro coerenza nel trattare situazioni simili.

 “Il ministro dello Sport Andrea Abodi, assai attento alle problematiche del doping per le forti rilevanze di carattere sia sociale che sanitario che l’assunzione di sostanze dopanti provoca – ha aggiunto il deputato – nella interpellanza da me presentata e discussa in aula, ha confermato l’attenzione del governo Meloni nella lotta al doping sportivo fenomeno particolarmente attenzionato anche in collaborazione con gli altri ministeri, ossia con i ministeri della Salute, delle Politiche sociali ed anche dell’Istruzione e del merito“.

Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha ribadito la volontà del governo Meloni di affrontare con determinazione il problema del doping sportivo. Durante un’interpellanza presentata in aula, il Ministro ha confermato l’attenzione rivolta alle conseguenze sociali e sanitarie derivanti dall’uso di sostanze dopanti. Inoltre, ha sottolineato la collaborazione con altri ministeri, tra cui Salute, Politiche sociali, Istruzione e Merito, evidenziando l’importanza di un approccio multidisciplinare nella lotta contro il doping.

La disparità di giudizio nell’applicazione delle sanzioni antidoping sollevata da Ciocchetti richiama l’attenzione sulla necessità di una maggiore trasparenza e uniformità nelle decisioni degli organi di giustizia sportiva. È fondamentale che le regole e i criteri utilizzati per valutare i casi di doping siano chiari e ben definiti, garantendo così un trattamento equo per tutti gli atleti coinvolti.

 

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