Carta Dedicata a te: requisiti, scadenza e funzionamento, ipotesi ricarica

La Carta Dedicata a te è un’opportunità per le famiglie bisognose di acquistare beni di prima necessità come cibo. Per poter accedere a questa carta, è necessario avere un Isee inferiore a 15 mila euro e appartenere a un nucleo familiare composto da almeno tre persone residenti in Italia.

Complessivamente, sono stati stanziati 500 milioni di euro per riconoscere 1 milione e 300 mila carte, ognuna con un importo di 382,50 euro. I beneficiari non devono presentare domanda, ma vengono individuati tra i cittadini che soddisfano i requisiti. La carta può essere ritirata presso gli uffici postali dal beneficiario o da una persona delegata.

Le carte saranno operative a partire dal mese di luglio 2023 e per attivarle è necessario effettuare un primo pagamento entro il 15 settembre 2023. È importante ricordare che se la carta non viene attivata entro questa data, non sarà possibile utilizzarla e si perderà il contributo.

Al momento non sono previsti ulteriori stanziamenti per la Carta Dedicata a te, quindi si tratta di un bonus una tantum. Tuttavia, è importante sapere che potrebbe esserci un’ulteriore ricarica della carta, ma solo se ci saranno risorse residue dopo la prima fase di consegna e attivazione delle carte.

Ad esempio, potrebbe succedere che alcune famiglie non ritirino la carta o non effettuino il primo pagamento entro il 15 settembre, facendo scattare il blocco che impedisce di utilizzare la somma a disposizione. Queste situazioni verranno valutate da Poste Italiane nel monitoraggio che verrà effettuato ad ottobre e i risultati saranno comunicati ai ministeri dell’Agricoltura e dell’Economia.

Se ci saranno risorse residue, non verranno assegnate nuove carte, ma verrà aumentato l’importo di quelle già attive. L’accredito dovrebbe avvenire tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, seguendo gli stessi criteri di assegnazione della carta, con priorità alle famiglie più numerose e con figli piccoli, sempre tenendo conto dell’Isee.

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