Ariccia rinnova la devozione: la 370° Festa della Madonna di Galloro emoziona la città
La città di Ariccia ha celebrato ieri, 8 dicembre 2025, la 370° Festa della Madonna di Galloro, una delle tradizioni religiose più antiche e identitarie del territorio. L’evento, organizzato dalla Confraternita della Madonna di Galloro presieduta da Isa Fortini, ha visto una forte partecipazione di fedeli, autorità e cittadini.
L’inizio delle celebrazioni in Piazza di Corte
Banda musicale e sbandieratori aprono la giornata
La mattinata si è aperta in Piazza di Corte con l’arrivo dell’Amministrazione comunale e l’esibizione della Banda Musicale A.M.A. “Città di Ariccia”. A seguire, gli spettacolari Storici Sbandieratori della Città dei Conti hanno animato la piazza con una performance molto applaudita.
Presenti alle celebrazioni anche i Consiglieri Giuseppe Zangrilli e Irene Falcone, la Polizia di Stato di Albano, i Carabinieri di Ariccia e la Polizia Locale, accompagnata dal Gonfalone cittadino.
Il corteo storico del Voto del 1656
Un percorso di fede verso il Santuario
Come da tradizione, il Corteo Confermativo del Voto del 1656 è partito dalla Parrocchia S.S. Maria Assunta in Cielo, attraversando le vie storiche della zona di Galloro. Il corteo rappresenta uno dei momenti più significativi della Festa, simbolo della gratitudine della comunità alla Madonna durante l’epidemia di peste del XVII secolo.
La celebrazione al Santuario della Madonna di Galloro
L’arrivo al Santuario è stato seguito dalla Solenne Celebrazione Eucaristica, officiata dal Parroco Don Kenneth Meneses, che ha guidato i fedeli in un intenso momento di preghiera e ringraziamento.
Il rientro pomeridiano alla Parrocchia
Nel pomeriggio, dopo la sosta al Santuario, il corteo ha ripreso la processione fino alla Parrocchia S.S. Maria Assunta in Cielo, dove si sono concluse le celebrazioni della giornata dedicata alla Madonna di Galloro.
Un patrimonio culturale e spirituale per Ariccia
La Festa della Madonna di Galloro rappresenta da secoli un appuntamento centrale per la comunità ariccina. La grande partecipazione all’edizione 2025 conferma il valore storico, religioso e culturale di una tradizione che continua a rafforzare il senso di appartenenza della città.
